5 alternative alla Blue Lagoon

Chiamatela Blue Lagoon, chiamatela Blaa lónið, sempre quello rimane: il più grande successo di marketing islandese.
Non potete non conoscerla perché come digitate “Islanda” su Google lei compare, che lo vogliate o no, sul vostro schermo con le sue acque azzurro lattiginoso.
Scopritela meglio e scoprite le alternative alla Blue lagoon.

Ma perché la Blue Lagoon è così famosa?

BOH?
Non so dirvi cosa abbia reso la Blue Lagoon così famosa a parte un eccezionale lavoro di marketing (riuscitissimo).
Sicuramente il colore dell’acqua è affascinante, così come lo sono le foto che si vedono in giro, con queste signore che anche con un dito di maschera di fango e silice in faccia sono bellissime ed eleganti (io sembrerei un ippopotamo incagliato in una palude).
È un luogo caratteristico ed un incredibile esempio di buon business (sono riusciti a trasformare le acque di scarto di una centrale idroelettrica in una SPA che fattura cifre incredibili -per darvi un’idea: nel 2017 sono entrate nelle loro casse 31 milioni di Euro-) ma ancora non riesco a giustificare davvero la fama mondiale che questo luogo è riuscito a crearsi.
Ma vale la pena andarci?

Diamo un’occhiata ai pro e contro di questa famosa attrazione turistica:

Pro: 

  • L’acqua (che è un mix di acqua marina ed acqua dolce termale) contiene silice ed alghe. Alla pelle piace l’acqua della Blue lagoon.
  • È abbastanza vicina all’aeroporto di Keflavìk, il che la rende una di quelle destinazioni da lasciarsi “come ultima cosa prima di un lungo volo”.
  • È ormai un’attrazione turistica iconica
  • Il colore dell’acqua è molto raro, non capita tutti i giorni di fare il bagno in un’acqua così!

Contro:

  • Dimenticate quelle foto da depliant nelle quali ci sono giusto una coppia di modelli a bagno. Nella vita vera la Blue lagoon è dannatamente gremita.
  • Occhio agli extra! Concedersi qualche drink ed una maschera facciale in più potrebbe essere letale per la carta di credito.
  • Se vi piace l’idea di socializzare con qualcuno del posto, come accade nelle piscine, dimenticate di farlo. Non troverete islandesi a mollo nelle acque della Blue lagoon.
  • Bisogna prenotare in anticipo perché solitamente è “piena”
  • Non è a buon mercato: l’entrata va dai 50 € (se entrate la sera tardi e dunque state poco a mollo) ai 107 €. Se poi volete anche l’accesso di 4 ore alla SPA, ve la cavate con 562 €.

Che fare, dunque? Ci si va o non ci si va?

Se vi piace, andateci e godetevela! Non c’è nulla di male nell’apprezzare quelle che da molti sono considerate “trappole per turisti”. Anche perché infondo, in Islanda siamo esattamente turisti. E sì, è lecito e sacrosanto cadere nelle “trappole”, che potrebbero piacere molto.

E se invece avete voglia di un’esperienza simile ma “meno inflazionata”?

L’Islanda ci offre almeno cinque alternative alla Blue lagoon!

1. Gamla Laugin (o Secret lagoon)

Nonostante il nome, la Gamla laugin è tutto fuorché segreta. Anzi, ormai arrivano qui interi pullman di turisti ma nonostante tutto rimane uno dei miei posti preferiti nei quali immergermi e rilassarmi.
Aperta nel 1891, è la più antica piscina islandese ancora esistente.
Non avrà le acque azzurre della Blue lagoon ma è ugualmente rilassante. È completamente immersa nella natura, avrete erba verde (o neve) attorno e potrete persino vedere delle piccole casette “per gli elfi” nell’area che circonda la piscina.
A due passi dal cosiddetto Circolo d’Oro, è il posto perfetto nel quale dimenticare le fatiche della giornata.
Nessuna prenotazione necessaria, l’ingresso costa circa 22 €.

2. Laugarvatn Fontana 

Sempre parlando di Circolo d’Oro, Fontana con le sue piscine, bagni turchi e saune è proprio lì.
È una struttura moderna che sorge sulle rive del lago Laugarvatn nel quale potrete tuffarvi se sarete in vena di uno shock termico (si dice che faccia bene alla circolazione ma a me, che son strana, piuttosto fa venire un infarto).
Per un’esperienza ancora più particolare potrete scoprire come si cuoce il pane…sotto terra! Vi faranno assaggiare un pane cotto grazie al calore della terra: lo stesso che scalda l’acqua nella quale riposerete le gambe stanche.
L’entrata costa circa 28 € (l’esperienza del pane si paga a parte).

3. Mývatn Nature Baths

Se il colore dell’acqua era la cosa che vi attirava maggiormente della Blue lagoon, Mývatn Nature Baths vi piacerà sicuramente.
Situata nell’area di Mývatn (nel nord est), questa piscina è molto bella, l’ingresso in alta stagione (ed in qualsiasi orario) costa circa 33€ .
Non è obbligatoria la prenotazione ed avrete molta meno folla a fare il bagno attorno a voi.
Quest’acqua è ricca di alghe e renderà la vostra pelle come quella di un bambino.
Tra le alternative alla Blue lagoon, questa è la più visivamente simile alla “sorella maggiore”.

4. Krauma

Nata nell’Agosto del 2019, Krauma ricorda più una SPA che una piscina. Si trova a Reykholt, nell’Islanda dell’ovest.
L’acqua utilizzata è un mix di acqua termale bollente ed acqua freddissima che arriva dall’ex ghiacciaio Ok. Troverete vasche a diverse temperature tra le quali una profonda poche decine di centrimetri che vi permette di sdraiarvi. Rilassamento assicurato!
Se avete voglia di un bagno turco potete fare pure quello.
L’ingresso costa sui 29 €.

5. Vök Baths

Un altra piscina “neonata”: Vök Baths è sita a cinque chilometri da Egilsstaðir, nella parte est d’Islanda.
La particolarità di questo posto è che…è una piscina galleggiante! Le vasche calde galleggiano sull’acqua (non calda, proprio per niente) del lago Urriðavatn.
Sicuramente uniche dal punto di vista paesaggistico. La prenotazione non è obbligatoria e generalmente non c’è folla. Un’immersione rilassante nell’acqua calda ma in un lago freddo (o ghiacciato, in inverno!).
Il prezzo per l’entrata è di circa 37 €.

Tutti i prezzi citati in questo articolo potrebbero cambiare, date sempre un’occhiata al sito della piscina che volete visitare per assicurarvi che nulla sia cambiato.