W la foca!
Quanto saranno belle, con quegli occhioni?
Quando si parla di viaggi in Islanda le persone parlano sempre di pulcinelle di mare, pecore, cavalli e balene. Vedere le foche, lì per lì, non rientra nei desideri di gran parte dei viaggiatori.
Beh, lasciatevi dire che invece questi animali faranno parte dei ricordi che porterete nel cuore per sempre!
La prima volta che ne ho vista una una stavo camminando con un cane lungo la foce di un fiume nel sud dell’isola.
La sorpresa è stata tale che sono scoppiata in uno stridulo urlo di gioia e la foca se n’è andata. Brava Ila, complimenti (nota: non urlate, le foche se ne vanno).
Da allora ho cominciato a scrutare l’acqua sempre più e scoprire tanti di questi musi che affioravano guardandomi con la stessa curiosità con la quale io guardavo loro.
Via, andate: le foche in Islanda aspettano di potervi guardare con aria interrogativa!
Ma che hanno le foche di speciale?
Oltre ad essere belle belle in modo assurdo -Zoolander docet- sono degli animali che hanno fatto del vivere nelle acque fredde un’arte perfetta.
Con la loro pelle coriacea ed il loro spesso strato di grasso sono perfette per resistere alle basse temperature.
Il grasso, oltre a mantenerle al caldo, serve anche come “giubbotto di salvataggio”: permette loro di galleggiare più facilmente in modo che possano risparmiare preziose energie (provate voi a scappare da un’Orca e vedrete quanto è importante conservare carburante per uno sprint!).
Una foca in salute ha una percentuale di grasso che va tra il 40% ed il 50%, il che si traduce in un morbido strato di ciccia isolante spesso tra i 5 ed i 2 cm. Un po’ come me, via, ma loro lo portano meglio!
Queste creature apparentemente goffe possono nuotare raggiungendo i 20 chilometri orari ed immergersi fino a 180 m di profondità.
Sono in grado di dormire sott’acqua e , rallentando il metabolismo (il cuore va da 100 battiti al minuto a 10), trattenere il respiro fino a mezz’ora.
Ogni femmina può partorire soltanto un cucciolo all’anno. Il piccolo è in grado di nuotare già da appena nato e viene allattato dalle 4 alle 6 settimane, dopodiché comincia a nutrirsi in autonomia.
Che foche ci sono in Islanda?
I due tipi di foca che troverete sempre, indipendentemente dal periodo dell’anno, sono la Foca comune (phoca vitulina) e la Foca grigia (halichoerus grypus).
Capita, di quando in quando, di imbattersi in qualche altra specie “di passaggio”.
Sono state avvistate Foche della groenlandia (Pagophilus groenlandicus), Foche barbate (Erignathus barbatus) e Foche degli anelli (Pusa hispida).
Dove si possono vedere?
Prima di tutto, un trucchetto: con la bassa marea sarà più semplice vederle. Controllate le maree su questo sito e pianificate la vostra “caccia alle foche” (armati di sola macchina fotografica) al meglio.
Le foche stanno in mare (ma va?!) dunque potrebbe capitarvi di vederle in luoghi costieri nei quali non ve le aspettavate. Date sempre un’occhiata alla riva che non si sa mai!
Mi è capitato di vederle persino a Reykjavìk, durante una passeggiata per raggiungere il faro di Grótta .
A differenza delle pulcinelle di mare, qualsiasi sia la stagione durante la quale andrete in Islanda (se non l’avete ancora deciso date un’occhiata qui), le foche saranno lì ad attendervi.
Vi lascio qui qualche consiglio su dove poterle avvistare con maggiore probabilità.
- Jökulsárlón – potrete vederle cacciare nelle acque calme della laguna glaciale, tra un iceberg e l’altro. Con un po’ di fortuna vi capiterà di vederle sdraiate sul ghiaccio, a riposarsi.
- Breiðamerkursandur (per gli amici “spiaggia dei diamanti”)- proprio di fronte a Jökulsárlón avrete l’opportunità di ammirare qualche foca che nuota tra le onde.
- Ytri Tunga – con la bassa marea spuntano vicino alla riva un mucchio di rocce ricoperte da morbide alghe: il posto perfetto per riposare le stanche pinne e farsi fare delle foto in posa come fotomodelle!
- Penisola di Vatnses – tutto attorno alla penisola potrete incontrare colonie di foche intente a cacciare o riposare: le due cose che sanno fare meglio!
- Hvitanes – nei Fiordi dell’ovest, sulla costa ovest dello Skotufjordur troverete una colonia stanziale. I gestori del piccolo bar-museo Litlibær (regalatevi un viaggio nel tempo visitando questa antica casa che oggi è un delizioso posto nel quale rilassarsi con caffè e waffles divini) hanno lasciato in una scatola sulla strada, a disposizione di tutti, un binocolo per vedere le foche da vicino senza disturbarle.
Rispetto innanzitutto
Le foche sono mammiferi pacifici e tendenzialmente pazienti, non per questo bisogna approfittarsene.
È buona regola osservarle a distanza, senza cercare di attirare la loro attenziona con grida e lanci di sassi (ho visto anche questo…).
Siate silenziosi e gentili soprattutto nelle stagioni riproduttive: estate ed autunno. Non solo le mamme sono giustamente protettive e dunque potenzialmente aggressive ma rischereste di stressare troppo i cuccioli.
In nessun caso si possono toccare le foche e tantomeno si può dare loro cibo. Lo so, fanno tenerezza ma sanno cacciare da sole e, per la loro tutela, è importante che non prendano troppa confidenza con gli umani.
E se proprio non ne vedete nemmeno una?
Il Selasetur (Centro islandese della Foca sito ad Hvammstangi), oltre ad organizzare escursioni in barca per l’avvistamento, ha un piccolo museo nel quale potrete imparare di più sulle foche in Islanda, vedere qualche esemplare tassidermizzato, video tematici e schermi che mostrano in tempo reale la posizione di alcuni soggetti dotati di localizzatore GPS.
