Avrete certamente sentito parlare del Circolo d’Oro ma non tutti sanno che esiste anche un Circolo di Diamante.
Scopriamo insieme quest’ultimo: un percorso di 250 chilometri situato a nord dell’isola che vi lascerà senza fiato per la bellezza dei paesaggi!
La cascata Goðafoss
Una maestosa cascata che si trova sul percorso del fiume Skjálfandafljót (derivante dal ghiacciaio Vatnajökull).
Ha la forma di un ferro di cavallo ed è larga oltre 30 metri ed ha un salto di 12.
Deve il suo nome “Cascata degli Dei” ad un evento storico molto importante: nell’anno 1000 l’Islanda si convertì al Cristianesimo (vi invito ad approfondire la cristianizzazione attraverso questo testo della Dottoressa Giovanna Salvucci) e Þorgeir Ljósvetningagoði Þorkelsson , sacerdote e capo pagano, gettò proprio tra le sue acque gli idoli pagani.
Cosa fare a Goðafoss
Passeggiate
È possibile avvicinarsi molto alla cascata, siate prudenti e godetevela da entrambe le sponde del fiume che potrete attraversare grazie ad un comodo ponte pedonale.
Prendetevi un caffè o pranzate!
Accanto al ponte pedonale sorge il Goðafoss Café-Bistrot-Gift Shop: un complesso che comprende caffetteria, gift shop e servizi igienici (a pagamento se non consumate).
Húsavík
Questa deliziosa e colorata cittadina sulle acque dell’Oceano glaciale artico è una meta fondamentale sul Circolo di Diamante e nasce nell’area in cui, attorno all’anno 870, il colonizzatore svedese Garðar Svavarsson costruì la prima casa d’Islanda.
È conosciuta come la capitale delle Balene d’Islanda e proprio nelle azzurre acque della baia Skjálfandi, antestante al paese, avrete il maggior numero di probabilità di venire a avvistare i cetacei.
Cosa fare a Húsavík
Visitate la chiesa
Costruita nel 1907, la graziosa Húsavíkurkirkja venne costruita con legno importato dalla Norvegia.
L’architetto Rögnvaldur Ólafsson la progettò in modo che potesse accogliere l’intera popolazione della comunità locale.
Al suo interno potrete ammirare un dipinto raffigurante la resurrezione di Lazzaro per il quale posarono come modelli alcuni tra gli abitanti della cittadina.
Rilassatevi a mollo nelle vasche di GeoSea
Come ormai saprete, gli islandesi hanno un debole per le piscine.
GeoSea è una piscina di acqua salata naturalmente calda, che arriva nelle vasche direttamente dal mare ad una temperatura di 38-39°. Considerata l’esigua grandezza di quest’area termale marina vi consiglio di prenotare l’entrata.
Immergetevi nella storia
La “culture house” Safnahúsið offre due mostre permanenti: una sul mondo marittimo e l’altra sull’uomo e la natura.
Potrete ammirare oggetti antichi e capire meglio come le persone potessero sopravvivere a queste latitudini negli anni passati. Avrete occasione di vedere diversi animali impagliati tra i quali uno sfortunato orso polare che arrivò galleggiando su un iceberg nel 1969.
Esplorate…l’esplorazione!
Proprio qui ad Húsavík potrete visitare un museo sull’esplorazione.
Dai Vichinghi agli esploratori dell’Artico fino ad arrivare ai cimeli appartenuti agli astronauti della missione Apollo che vennero addestrati nel 1965 e nel 1967 proprio attorno a quest’area.
Questo museo, peraltro, ha un’anima italiana!
Informatevi sulle balene
Visitate il museo sulle balene Hvalasafnið e scoprite di più sul meraviglioso mondo dei cetacei! Avrete l’opportunità di vedere scheletri appartenenti a diverse specie, imparare nozioni sulla loro fisiologia ed evoluzione, raccogliere informazioni riguardanti la controversa caccia a questi animali e conoscere meglio il mondo dei loro vocalizzi.
Imbarcatevi alla ricerca dei giganti del mare
Regalatevi un tour per un avvistamento di cetacei in mare! Sono molte le compagnie di whale watching locali ma tra le mie preferite c’è Gentle Giants, gestita dalla famiglia del capitano Stefán Guðmundsson. Hanno restaurato un vecchio peschereccio utilizzato per la caccia alle balene e l’hanno tramutato in una bellissima barca armata unicamente macchine fotografiche!
Ásbyrgi
Ásbyrgi è una delle mete più amate del Circolo di Diamante: “il rifugio degli dei” è un canyon a forma di ferro di cavallo lungo 3.5 km, largo fino ad 1 km e con mura alte fino a 100 metri.
Sappiamo che i cavalli in Islanda sono un classico ma qui entra in campo una leggenda: secondo gli antichi questo canyon altro non è che l’impronta di una delle otto (sì, otto…) zampe di Sleipnir, il cavallo di Odino.
Secondo i meno antichi geologi, invece, Ásbyrgi è il risultato di un enorme Jökulhlaup –inondazione causata da una fuoriuscita di lava sotto il ghiaccio- prodotto da un’eruzione partita da uno dei vulcani sotto la calotta del ghiacciaio Vatnajökull.
L’inondazione fu così potente da arrivare a gonfiare le acque dello Jökulsá á Fjöllum, il secondo fiume islandese per lunghezza (mi sollevo da qualsiasi responsabilità qualora vi si fosse annodato il cervello a leggere questi nomi) e renderlo così potente da scavare il canyon in pochi giorni. Solo dopo circa un secolo il fiume prese l’attuale strada verso Est.
Scegliete voi stessi la spiegazione che preferite riguardo l’origine di questa destinazione mozzafiato!
Cosa fare ad Ásbyrgi
Escursioni a piedi
In quest’area avrete l’assoluta certezza che la chiacchierata “Islanda senza alberi” sia solo una tra le tante leggende metropolitane. Tra le meravigliose formazioni geologiche e le foreste si snodano sentieri per tutti i gusti, con lunghezze che vanno da 1 a 17 km.
Potrete raggiungere splendidi punti panoramici ed ammirare le anatre che vivono attorno al lago Botnstjörn.
Se proprio siete dei camminatori esperti vi sarà possibile raggiungere Dettifoss, un’altra tappa del Circolo di Diamante, con un cammino di due giorni (circa 33 km).
Fatevi un’idea qui e acquistate la mappa coi percorsi presso il Visitor Centre che troverete al vostro arrivo!
Una pausa pranzo/caffè
Alla base del ferro di cavallo troverete il Gljúfrastofa (Visitor Centre). Lì potrete apprendere nozioni riguardo la geologia del posto e dell’Islanda in generale, acquistare souvenir e rifocillarvi con cibo e bevande. I servizi igienici sono gratuiti.
Campeggiate!
Se tra i tanti modi per dormire in Islanda aveste preferito il campeggio, qui potrete passare la notte nel bel mezzo dell’impronta di Sleipnir! L’ Ásbyrgi campsite è molto ben equipaggiato, silenzioso e generalmente poco gremito.
Dettifoss: la più potente d’Europa
Si vede l’acqua che nebulizza in aria ad un chilometro di distanza. Vi basta per avere un’idea di quanto potente sia questa cascata?
Mediamente porta 200 m3 di acqua al secondo ma in estate, quando si scioglie neve e ghiaccio, arriva a portarne il doppio.
È consigliabile ammirarla dal lato occidentale, arrivandoci attraverso la strada 826 (generalmente in buone condizioni ed ormai quasi del tutto asfaltata, viene chiusa quando non lo è. In ogni caso consultate sempre i siti che vi ho consigliato qui per controllare lo stato delle strade).
Consiglio: vestitevi impermeabili perché la nebulizzazione sollevata dalla potenza di questo getto potrebbe infradiciarvi fino ai calzini!
Delle due cascate che potrete ammirare durante la visita al circolo di Diamante questa è definita da alcuni “la bestia“. Facile immaginarne il motivo! Va da sé che Goðafoss è “la bella“!
Cosa fare a Dettifoss
Sentitevi piccolissimi
Questa cascata ha una potenza tale da farvi sentire piccoli e parte di una natura immensa. Assaporate questi momenti ammirando le colonne di basalto tutto attorno a voi. Se sarete così fortunati di avere una bella giornata di sole sarete circondati dagli arcobaleni!
Camminate fino a Selfoss
No, non la città, non spaventatevi! A circa un chilometro da Dettifoss, risalendo il corso del fiume, potrete arrivare a un’altra cascata denominata Selfoss. Decisamente meno potente della sorella più a valle Dettifoss, disegna un ampio ventaglio (110 metri di ampiezza!) e si dirama in diverse piccole e suggestive cascatelle.
L’area di Mývatn
Mývatn è un lago ma credetemi: non vedrete solo acqua visitando quest’area!
Questo luogo è unico al mondo. Nel raggio di pochi chilometri avrete occasione di visitare laghi vulcanici, aree geotermali attive, strepitose formazioni rocciose e incredibili giardini ricchi di flora e fauna (un paradiso per gli amanti del birdwatching).
Deve il suo nome ai moscerini chironomidi e c’è un motivo: nel periodo estivo ve ne accorgerete senza dubbio. Ne troverete a miliardi e li troverete ovunque, persino nella vostra bocca. Il consiglio è quello di munirsi di una retina protettiva affinché non dobbiate passare la giornata a toglierveli dagli occhi.
Una volta liberati gli occhi dai moscerini, potrete ammirare un mucchio di meraviglie che si snodano tutte attorno ai 36 km di strada che circondano questo lago.
Cosa fare nell’area di Mývatn
Sbirciate dentro Grjótagjá
Questa piccola e suggestiva grotta lavica raccoglie della calda acqua termale (45/50°) che riflette un bellissimo soffitto roccioso.
Si trova su una proprietà privata ed è vietato il bagno anche se Jon Snow ne Il trono di spade ce l’ha fatto eccome, il bagno!
Nell’episodio 4 della terza stagione è proprio qui che con Ygritte viene meno al voto di castità che aveva fatto come Guardiano della Notte.
Voi limitatevi a guardarla e fare foto, non fate il bagno e non venite meno ad eventuali voti di castità proprio qui a Grjótagjá, sceglietevi un altro punto sul Circolo di Diamante!
Salite sullo Hverfjall
Un immenso cratere nero alto 463 metri per un diametro di 1040 che si formò circa 2700 anni fa.
Oggi è possibile risalirne le pendici fino al bordo e godere di una vista mozzafiato.
Se è una giornata particolarmente ventosa siate pronti a faticare un po’ di più durante la salita e a sentirvi bersagliati dal terreno sospinto dal vento. Ne varrà comunque la pena!
Passeggiate per Höfði
Il promontorio lavico di Höfði è il frutto di una storia d’amore. Una coppia islandese passò il periodo estivo in quest’area per decenni, piantando alberi, fiori e curando i sentieri.
Alla morte del marito, la moglie donò l’area alla comunità affinché tutti potessero godere di quest’angolo di paradiso coi suoi colori, vegetazione e paesaggi da fiaba.
Esploratelo e scoprite le sue grotte ed i suoi pilastri di lava che sembrano sculture moderne!
Stupitevi a Dimmuborgir
I più metallari di voi conosceranno questo nome ma non stiamo parlando della band.
Questo è un incredibile campo di lava formatosi circa 2000 anni fa.
Le elaborate formazioni rocciose che vedrete sono il risultato di un flusso di lava che si accumulò ricoprendo un lago.
L’acqua contenuta nei sedimenti fangosi del lago iniziò a vaporizzare.
Si formarono grosse bolle di vapore che, raggiunte sufficienti dimensioni, risalirono verso l’alto attraverso la lava ed esplosero in superficie.
Nel loro movimento raffreddarono la lava che incontrarono formando camini di roccia e forme articolate dando vita a questo peculiare paesaggio di colonne, caverne e pietre che sembrano quasi scolpite.
Perdetevi tra i sentieri di quest’area e visitate la Kirkja: una spettacolare caverna aperta su entrambi i lati.
Ammirate il paesaggio di Skútustaðagígar
Prorprio come accadde a Dimmuborgir, anche qui arrivò un flusso di lava che entrò in acqua e generò vapore.
Vapore che, dopo essere stato intrappolato per un po’ sotto la superficie della lava che aveva ricoperto l’area, arrivò a galla lasciando questi caratteristici pseudocrateri.
A differenza dei crateri, da queste formazioni non è mai sgorgata lava: sono solo delle “bolle arrivate in superficie ed esplose”.
Per farla molto semplice, un po’ come quelle che vedete formarsi quando girate la polenta, ma un attimino più grosse!
(Per gli amici partenopei: dimenticate la polenta, immaginate il ragù lasciato a pippiare!)
Godetevi la vista e guardatevi bene intorno perché questa è una zona eccezionale per avvistare molte specie di uccelli.
Visitate il museo ornitologico di Sigurgeir
Come avrete capito, il Circolo di Diamante è un luogo prezioso per gli amanti del birdwatching. Questo museo ornitologico nasce grazie alla dedizione di Sigurgeir Stefansson. Il giovane, dopo aver collezionato molti soggetti impagliati ed averli esposti gratuitamente al pubblico in un capanno vicino casa, morì tragicamente nelle acque del Mývatn a 37 anni.
Amici e parenti hanno reso realtà il suo sogno di aprire un vero e proprio museo.
Adesso potrete ammirare oltre 180 specie di uccelli, una vasta collezione di uova e fermarvi per un pasto o un drink alla caffetteria del museo che affaccia direttamente sul lago.
Galleggiate riposandovi ai Myvatn nature baths
Ne abbiamo parlato affrontando le alternative alla Blue Lagoon: questa è la versione meno costosa e meno gremita della più famosa “trappola per turisti” islandese. Con tutta l’attività geotermale che c’è in quest’area del Circolo di Diamante non poteva mancare una struttura come questa.
Buttatevi nelle acque lattiginose e riposatevi prima di riprendere l’avventura!
Respirate zolfo a Hverir
Quest’area è definita la cucina del diavolo. No, non la “Hell’s Kitchen” di Gordon Ramsay ma qualcosa di molto più unico! Sentirete il forte odore di zolfo a distanza: questo paesaggio lunare sarete circondati da fumarole, pozze di fanghi che ribollono, terra color ocra ed acqua bollente.
Nella cucina del diavolo non nascono piante: il suolo è troppo acido e caldo. Potrete però ammirare gialli cristalli di zolfo che decorano il paesaggio come fossero fiori.
State attenti a dove mettete i piedi, scivolare nell’acqua bollente non è un’esperienza piacevole e rovinereste questa fragile natura.
Seguendo il sentiero ad anello di 2.7 km potrete arrivare sulla cresta del monte Námafjall ed apprezzare ancora meglio il panorama di quest’area.
Il Circolo di Diamante non è solo questo
Guardando dal finestrino della vostra auto troverete tantissimi posti nei quali varrà la pena fare una sosta.
La regola in Islanda è sempre quella: non correte, prendetevi il tempo necessario per visitare tutto quel che vi va di visitare ed assaporate il momento.
Starete costruendo i ricordi che porterete nel cuore per tutta la vita, non abbiate fretta!
Ringrazio la Dottoressa Giovanna Salvucci per il testo sulla cristianizzazione d’Islanda.
Un ringraziamento anche al Geologo Dario Leone per avermi sempre gentilmente istruita su quelli che sono i dettagli delle meraviglie rocciose islandesi.