L’Islanda è la terra dei road trip.
Nessun road trip è veramente degno di questo nome senza due componenti: buona musica e schifezze da smangiucchiare.
Ma che succede se vi trovate lungo la strada 94 in mezzo al classico “nulla” islandese e non avete snack?
Niente panico: ecco a voi il distributore automatico più isolato del mondo.
Un punto di ristoro decisamente atipico
Immaginate di guidare lungo la bellissima strada che da Egilsstaðir porta a Borgarfjörður Eystri (località famosa per la sua colonia di Pulcinelle di mare) e di vedere sbucare dal nulla un piccolo casottino verde.
No, non è un’allucinazione. É veramente lì, incorniciato dalle montagne.
Si staglia in tutto il suo improbabile fascino, con il suo piccolo patio con tavolo in legno decorato da un vaso di fiori, e sembra dirvi “fermatevi, sono una chicca da non perdere!”
Confermo. Ha ragione: bisogna proprio fermarsi un attimo.
Sulla facciata si legge la scritta Coke
Aperte le porticine si entra in un mondo di bizzarria.
Innanzi a noi un distributore automatico classico, con bevande, caramelle e snack. Da un lato un distributore di tatuaggi temporanei, di quelli che una volta si trovavano nei lecca lecca e nelle patatine. Quelli che per farteli ci sputazzavi sopra senza ritegno.
Per azionare il distributore bisogna premere un pulsante che darà momentaneamente elettricità, rigorosamente ottenuta in loco grazie ad una piccola pala eolica e ai pannelli solari.
Sia per i tatuaggi che per snack e bevande avrete bisogno di monete. Non si accettano pagamenti con carta di credito.
Non potrete non notare le decine di messaggi appesi alle pareti dai visitatori: il distributore automatico più isolato del mondo sarà pur isolato ma ha visto facce provenienti da ogni parte del globo!
Prendetevi qualche minuto per rilassarvi e godervi il panorama
Una volta che avrete preso qualcosa da smangiucchiare e bere (io consiglio la tipica aranciata Appelsín e le Bingo: deliziose caramelle di liquirizia rivestite di cioccolata), sedetevi fuori al piccolo tavolo rotondo giallo e guardatevi attorno.
Avete appena acquistato qualcosa nel bel mezzo del “nulla” e ve lo state godendo al cospetto di una natura meravigliosa. Vi era mai capitato prima?
E se siete curiosi di sapere di più su quello che vi circonda, poco distante dal tavolo è stato posizionato un disco di metallo inciso in modo che possiate orientarvi e capire verso cosa state guardando.

Ma chi c’è dietro questa brillante “follia”?
Kristinn Kristmundsson, detto Kiddi, è l’eccentrico personaggio dietro al distributore automatico più isolato del mondo.

Appassionato di musica e cinema, Kiddi è un falegname esperto. Ha fatto il DJ, gestisce il videonoleggio di famiglia Vídeófluguna, lavora come addetto alle pulizie nella casa di riposo di Egilsstaðir e costruisce bare.
Sì, bare. Non si può dire che non sia un eclettico.
Decisamente sopra le righe, è un tipo entusiasta che non si tira indietro quando c’è da far festa: in questo video potete apprezzare le sue doti di ballerino durante un concerto improvvisato dalla band Héraðssandar presso il suo iconico distributore automatico.
Non era programmato che Kiddi allietasse il pubblico (tra il quale figura persino Mugison) ma si è presentato vestito di tutto punto e…beh, godetevi lo show!
L’Islanda in tutta la sua tenera stranezza
Fermare la macchina, scendere, entrare in una minuscola casetta verde, attivare l’elettricità e comprare un Prince Polo da un distributore disperso nel nulla non capita tutti i giorni.
Mi piace sedermi fuori, anche se il tempo è tremendo, e prendermi un attimo per realizzare che questo è uno di quei surreali attimi tutti islandesi che io adoro profondamente e che mi fanno pensare “poteva succedere solo qua”.
In una terra strana, fatta di gente che scopri essere amica o parente di amici anche se hai guidato 10 ore e sei dall’altra parte dell’isola rispetto a dove vivono quegli amici.
In una terra che sa essere dura e difficile ma poi ti sorprende con qualcosa di incredibilmente dolce.
E che le vuoi dire, all’Islanda?
Ha tanti difetti ma sapete com’è: l’amore è cieco.
E a me piace farmi accecare, di quando in quando.
Tanto oh, di cani guida ne ho più di cinquanta! (No, come cani guida sarebbero un disastro ma con le slitte se la cavano benissimo)
Non ho avuto modo di controllare se questo sia davvero il distributore automatico più isolato del mondo, non esiste un registro dei distributori automatici, prendete questa dicitura come una mia piccola licenza poetica 😉