La fattoria islandese Hólar. Tra attori, lettere famose e amore per gli animali.

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La fattoria islandese Hólar. Tra attori, lettere famose e amore per gli animali.

Coi capelli raccolti in una lunga treccia bionda ed un sorriso che illumina, Rebecca è la ragione per cui esiste la fattoria Hólar.
Questo posto, perduto tra le montagne di Búðardalur, è un piccolo angolo di paradiso per chi ama gli animali.
E non parlo solamente dei classici animali da fattoria islandese, qui ne troverete di tutte le specie e razze!

Un piccolo paradiso, una grande famiglia

Capita che gli animali vengano abbandonati. Capita che subiscano incidenti.
E in quei casi, spesso, in Islanda il destino può rivelarsi infausto.
Non è così semplice trovare veterinari e non ci sono tutte le associazioni di protezione animali che abbiamo sul territorio italiano.
Inoltre la cultura dell’animale come “pet” si è radicata da pochi decenni (pensate che i cani sono rimasti illegali a Reykjavík fino al 1984!).
E che succede se qualcuno decide che il porcellino d’india è di troppo in famiglia o se qualche povero animale autoctono e sventurato viene investito da un’auto?
Entrano in gioco Rebecca e la sua famiglia. Dei supereroi del Nord che dedicano la vita al loro progetto.

A Hólar vivono decine di animali di ogni tipo.
Ovviamente, nel pieno della tradizione di ogni fattoria islandese, al vostro arrivo vi troverete circondati da pecore e cavalli.
Quando avrete occasione di scendere dall’auto e comincerete a guardarvi intorno capirete quanto è speciale questo posto.
Sarete ai piedi di una montagna maestosa, immersi nel verde, attorno a voi sentirete solo i richiami degli animali e lo zampettare delle curiosissime capre (che sono saltate persino sul cofano della mia macchina a noleggio. Vedete che l’assicurazione massima è sempre una scelta saggia?).

Sorprese inaspettate

Non vi dico quanto tempo ho perso ad accarezzare le capre e i cani di casa.
Una volta che riuscirete a staccarvi dai primi animali che saranno venuti a darvi il benvenuto, Rebecca vi guiderà nel suo piccolo “zoo” alla scoperta di creature che difficilmente avreste pensato di vedere in Islanda, ognuna con una storia da raccontare.
È il caso di Jack, un pappagallo abbandonato perché troppo rumoroso.
Della gigantesca scrofa Svinka (nome islandese di Miss Piggy), che è passata dal diventare un potenziale hot-dog al vivere coccolata in un mega-recinto.
O quello di un esercito di bellissimi porcellini d’india, classici pet acquistati per il bambino di casa e poi risultati troppo impegnativi.
Del cigno Tumi, rimasto imprigionato con le zampe in un lago ghiacciato e attualmente in via di miglioramento con la mobilità.
O dei molteplici conigli da compagnia, uno dei quali con un fantastico e lunghissimo pelo bianco.
Tutti questi animali hanno vissuto un passato turbolento.
Venivano detenuti in gabbie non adeguate, non adeguatamente curati, abbandonati nella sporcizia…ma un angelo biondo ha dato loro una seconda possibilità.

La casa dei piccoli

Nel grande terreno di Hólar spicca una struttura bianca, col tetto a forma di semisfera.
Tutto attorno razzolano felici galline (di ogni razza, persino alcune ornamentali particolarissime), anatre, tacchini e colombi che volano in piccoli stormi ed entrano nella struttura attraverso una porticina in alto.

All’interno del rifugio, accuratamente studiato per poter accogliere ogni animale secondo le sue necessità, vivono in recinti e voliere realizzati a mano decine di animaletti.
Una coppia di conigli Rex (che a Settembre aveva appena avuto dei piccoli), quaglie, una famiglia di coloratissime cocorite e una calopsitta tutta matta che balla a ritmo sulle note di Savage Love. Non vi nascondo che per un attimo, di fronte allo spettacolo, mi sono chiesta “ma come mi sono ritrovata nel Nord-Ovest islandese a guardare una calopsitta che balla Jason Derulo?”.

Le voliere dei colombi sono ampie e piene di rami sui quali posarsi, ma nella stagione calda questi hanno libera uscita e volano indisturbati sul paesaggio islandese per poi ritirarsi nella loro dolce casa quando ne sentono il bisogno.

Non vorrei sembrare scortese nei confronti dei tanti animali che vivono felici in questa fattoria islandese ma la vera star della situazione è lui: nero, curioso, intelligente. Di chi stiamo parlando? Ma di Krummi!

Il mio primo incontro con un attore islandese

Krummi è un bellissimo corvo.
Vive a Hólar perché a causa di un incidente ha perso la capacità di volare e cammina zoppicando.
Condizioni che, in natura, gli impedirebbero di sopravvivere.
In questo posto ha trovato una famiglia amorevole che si è presa cura di ogni sua necessità e gli ha permesso di prosperare nonostante le sue problematiche.

Ma cosa ha di tanto speciale, Krummi?
Oltre ad essere bello bello in modo assurdo (Zoolander insegna), Krummi parla.
Parla più islandese di me.
Nessuno gli ha insegnato a parlare, ha imparato da solo.
È sempre alla ricerca di attenzioni da parte di Rebecca ed ha decisamente trovato il modo di farsi ascoltare.

Rebecca racconta:

Stavo lavorando fuori quando mi sono sentita chiamare da mia figlia. Le ho chiesto cosa volesse da me ma sosteneva di non avermi chiamata. Continuai a fare le mie faccende quando ho sentito ancora un sonoro “mammà!”.
Mi ci è voluto un attimo per capire che non era mia figlia ma Krummi.
Aveva imparato che al richiamo “mammà!” avrei dato attenzione a chi mi cercava.

Vi assicuro che è quasi impossibile riconoscere quale sia la voce di Krummi e quale quella della figlia di Rebecca.
Se non fosse che una delle due voci proveniva dal capanno degli uccelli e la figlia era a cavallo di fronte a me, avrei avuto difficoltà a capire chi stesse chiamando “mammà!”.

Come se non bastasse, Krummi è pure un attore.
Ha partecipato alla serie Katla, ambientata a Vík e uscita nel 2021 su Netflix.
Se l’avete vista avrete certamente ricordato il corvo che compariva in alcune puntate.
Insomma, io fossi in voi un salto a Hólar ce lo farei.

Perché visitare Hólar

Se amate gli animali sarà una bellissima esperienza venire a contatto con chi si impegna ogni giorno a salvare i più sventurati.
Non sapete mai di preciso cosa potrete trovare tra gli ospiti di questo piccolo santuario perché ogni volta che qualche animale è in difficoltà, Rebecca è pronta ad accoglierlo e curarlo.
Sono passati da qui rapaci, volpi, cani, gatti, uccelli di ogni specie, ovini, cavalli…chiunque avesse bisogno di aiuto.

La fattoria islandese Hólar vive anche grazie alle donazioni dei visitatori, che permettono di sostentare le spese per le cure e il cibo degli ospiti.
Molti di loro sostano giusto il tempo di riprendersi da qualche acciacco e ripartono per la loro vita felice in libertà, ma quando questo non è possibile hanno la certezza che una carezza e del buon cibo non gli mancheranno mai.

Vi va di passare del tempo con delle persone speciali e sentire storie uniche? Vi va di accarezzare qualche animaletto curioso mentre respirate la fresca aria del Nord? Vi va di contribuire a salvare qualche vita?
Fermatevi qui.
La fattoria si trova non distante dal piccolo centro di Búðardalur, la troverete lungo la vostra strada se visiterete i Fiordi dell’Ovest.

E se non bastasse, questa è la fattoria di “quella famosa lettera”

Se siete appassionati d’Islanda vi sarà capitato di vedere articoli e post riguardanti una lettera che è stata consegnata alla destinataria senza alcun nome e indirizzo ma grazie ad una mappa disegnata a penna sulla busta.
Beh, quella destinataria è proprio Rebecca!
Quella busta esiste e ho avuto l’onore di tenerla in mano.
Non sapevo che Hólar avesse qualcosa a che fare con la storia della “lettera senza indirizzo”.
Stavo sorseggiando un caffè quando Rebecca mi ha chiesto “hai mai letto di quella lettera arrivata al destinatario senza indirizzo?” ovviamente io ho annuito.
“È la mia, l’avevano spedita a me!”
Non potevo crederci. Mi ha mostrato la lettera originale ed altre lettere mandatele da tutto il mondo da persone che hanno trovato il fatto curioso.

Quanto è piccolo e meraviglioso, questo mondo.
Abbastanza da permettere ad una lettera senza nome e indirizzo di arrivare alla destinataria.
Abbastanza da mettere me sul sentiero che portava a Hólar.
Abbastanza da permettermi di raccontarvi come poter salvare qualche animaletto sfortunato con una visita a una super fattoria.

Seguite tutte le novità e gli ultimi ospiti arrivati in questa specialissima fattoria islandese sulla loro pagina Facebook!

Alcune delle foto utilizzate provengono dalla pagina Facebook “Hólar farm minizoo in Iceland”