Chi sono
Ciao, sono Ilaria e, come direbbe Willy -il principe di Bel Air-, “questa è la maxi storia di come la mia vita cambiata, capovolta, sottosopra sia finita“.
Forse mi conosci già ma mi sembra carino fare una presentazione di quelle che potrei riservare anche ad un perfetto sconosciuto.
Grande amante dei cani, sono stata felicemente toelettatrice per dodici lunghi anni.
Avevo un negozio molto ben avviato nel quale il lavoro non mancava mai.
Certo, le tasse, l’affitto, le assicurazioni e le bollette mi davano sempre motivo di lamentarmi ma non sono mai stata veramente in difficoltà, anzi.
Lavoravo dalle 9 alle 18 e restavo a pulire fino alle 19. Un successone: telefono che non smetteva di squillare, appuntamenti calendarizzati di mese in mese, un bel va e vieni di clienti felici.
E allora? E allora l’ho chiuso.
Probabilmente ti starai chiedendo perché mai io abbia preso il mio successo professionale, l’abbia accartocciato in una mano e l’abbia lanciato nel cestino.
Lo so, potrebbe veramente sembrare follia e forse lo è stata ma ho deciso di inseguire un sogno e di seguire Me.
Da una vita il mio cuore crede di essere l’ago di una bussola e punta costantemente a Nord, qualsiasi cosa faccia.
Posso scuoterlo e cambiare per un po’ la direzione nella quale punta ma torna sempre là, al suo posto.
Dopo viaggi di sopralluogo ed infinite ricerche e contatti nel mondo della cinofilia ho avuto il piacere di lavorare in Islanda.
Un cambiamento travolgente: io, 56 cani da slitta ed un numero indeterminato di turisti provenienti da tutto il mondo, felici di condividere con me la loro vacanza memorabile.
È stata l’esperienza più bella della mia vita e mi ha indicato la strada.
Sono tornata in Italia determinata: voglio lavorare nel turismo, in Islanda.
Come potevo fare per farlo con professionalità? Studiando!
Non voglio annoiarvi coi dettagli, vi dico soltanto che tra un corso e l’altro sono arrivata a rimettere piede sull’isola dei miei sogni come Tour leader.
Adesso ho un patentino ufficiale (con una foto orrenda!) in tasca e tanta voglia di fare e continuare a imparare.
Mi voglio portare ancora verso Nord, sotto i cieli che danzano la notte, pennellati d’aurora verde e viola, o sotto il brillante sole di mezzanotte che sembra accarezzare la Terra e ripartire per il cielo.
Mi voglio portare al freddo, con la punta del naso insensibile, gli occhi che lacrimano per il vento e le labbra che si seccano fino a spaccarsi ad ogni sorriso (perché ci sarà molto per cui sorridere, nonostante il clima non proprio accogliente).
Mi voglio concedere il bello del quale mi sono privata lavorando rinchiusa in una stanza 10 ore al giorno per 12 anni.
Voglio condividere tutto questo bello con delle persone che, sono certa, torneranno a casa con la stessa sensazione di infatuazione per l’Islanda che ho vissuto io.
Voglio raccontare loro questa terra con la passione con la quale un’innamorata parla del proprio amore.
Ho il grandissimo onore di mostrare l’isola che mi ha rubato il cuore ai miei connazionali.
Adesso denti stretti e avanti tutta, questo è solo l’inizio!